Iscrizioni tramite modulo Google: https://forms.gle/sYpt5wVDyLqpTb8r9
Costo: 25,00€ a persona da pagare anticipatamente entro 24 ore dalla prenotazione dei posti, comprendenti la lezione e la degustazione di 4 sake con abbinamenti.
Il sake è il fermentato giapponese più famoso al mondo, che da qualche anno sta iniziando ad entrare anche nella nostra quotidianità, affiancato a piatti giapponesi o anche nostrani.
Ma cos’è esattamente il sake, come nasce, si produce e si gusta? Questo appuntamento, in collaborazione con Manuel Bianchi di Milano Sake, è l’occasione perfetta per scoprire di più sul sake e sulla sua storia, mentre gusteremo assieme quattro tipologie diverse di sake con relativi abbinamenti dolci e salati.
Per questa degustazione punteremo ad scegliere per voi sake completamente diversi tra loro per gusto e tecnica di produzione, e ad abbinare prodotti locali e nostrani, per darvi anche qualche idea di servizio che potete replicare anche a casa vostra.
Un incontro speciale pensato per voi, che non potete assolutamente perdere!
Che sake andremo a gustare?
– Emishiki Monsoon: un kijoshu (sake nel quale una parte dell’acqua usata nella fase di fermentazione viene sostituita con del sake, rendendolo più liquoroso e dolce) dal gusto equilibrato e corposo.
– Tedorigawa Silver Mountain Yamahai: uno yamahai (sake realizzato con una tecnica tradizionale, appannaggio di ormai poche sake brewery in Giappone) dalla ricca bevuta e dal palato nitido.
– Muromahi Oki Homare: un kimoto (un’altra tecnica tradizionale per la produzione del sake) dal colore ambrato, eccezionalmente corposo, con un forte sapore dolce e un finale deciso.
– Île Four Yuzu: un sake agrumato, realizzato aggiungendo succo di yuzu purissimo. Perfetto per la conclusione della degustazione.
Chi è Manuel Bianchi?
Sin da bambino appassionato del Giappone e con il sogno di vivere immerso nella sua cultura, approdo a Tokyo nel 2014 rimanendoci per 5 anni.
Il suo primo approccio con il sake è stato totalmente inconsapevole, frutto di una tipica serata in Izakaya con colleghi di lavoro. Il destino ha fatto in modo che al suo rientro in Italia potesse diventare una professione a tutti gli effetti. Vive sempre a metà tra il suo paese Natale e il Giappone che sono due mondi agli antipodi come modo di pensare, ma proprio questa elasticità lo aiuta ad affrontare la vita con una visione diversa.