In Giappone il 7 luglio si celebra il Tanabata, la Festa delle stelle innamorate. Tanabata 七夕 in giapponese significa “settima notte”, in quanto si festeggia la settima notte del settimo mese, secondo l’antico calendario lunare. Un altro nome del Tanabata è proprio Hoshi Matsuri (星祭) ossia Festa delle Stelle, in quanto si basa sulla romantica leggenda delle stelle-amanti Altair e Vega.
Il Tanabata è una delle cinque più importanti festività tradizionali del Giappone, dette gosekku (五節句): Jinjitsu (7 gennaio, “festa delle sette erbe”), Hinamatsuri (3 marzo, “festa delle bambine”), Kodomo no hi (5 maggio, “festa dei bambini”), Tanabata (7 luglio) e Kiku no sekku (9 settembre, “festa dei crisantemi”).
Questa festività, chiamata inizialmente Kikkoden (“festa per pregare per le abilità”) e ripresa dall’originale cinese Qixi, fu istituita in Giappone nel 755 grazie all’imperatrice Koken. Dopo una prima diffusione all’interno del Palazzo Imperiale di Kyoto durante il periodo Heian, il Tanabata ottenne molta popolarità all’inizio del periodo Edo, quando si celebrava assieme all’Obon in agosto e cominciò ad assumere la forma moderna.
Ma quali sono le origini di questa romantica festa estiva?
Il Tanabata affonda le sue radici nella leggenda cinese delle due stelle innamorate, Orihime e Hikoboshi, ossia Vega e Altair. Orihime (織姫), la principessa tessitrice figlia del Re del Cielo Tentei (天帝), è una fanciulla bellissima e molto abile nelle arti, ma infelice perché, impegnata giorno e notte nel confezionare le vesti degli dei, non aveva ancora conosciuto l’amore. Il padre Tentei pensa quindi di presentarle Hikoboshi (彦星), il giovane mandriano celeste. I due ragazzi si innamorano perdutamente e si sposano, ma dopo breve tempo, rapiti dalla passione, finiscono per trascurare i loro doveri: Tentei non aveva più tessuti per le sue vesti regali e il suo gregge si era disperso nei cieli. Il Re del Cielo, preso dall’ira, decide di separare i due giovani amanti ai due lati dell’universo, divisi dal Fiume Celeste, la Via Lattea (Amanogawa). Orihime, incapace di dimenticare il suo sposo Hikoboshi, piange mille lacrime, che riescono infine ad impietosire il padre Tentei. Questi allora stabilisce che i due innamorati potranno incontrarsi, ma solamente una volta all’anno, la settima notte del settimo mese. Durante questa magica notte, uno stormo di gazze si riunisce per creare un ponte che collega le due sponde del Fiume Celeste, grazie al quale Orihime e Hikoboshi possono finalmente riunirsi.
Si dice che la notte del 7 luglio, se il cielo è limpido e si guarda attentamente attraverso la Via Lattea, è possibile vedere le due stelle innamorate Altair e Vega che, per la gioia di essersi incontrate, esaudiranno i desideri degli umani sulla terra.
Per ricordare la leggenda di Orihime e Hikoboshi, durante la festa di Tanabata, in Giappone è usanza appendere ai rami di bambù dei tanzaku, dei cartoncini colorati lunghi e stretti, su cui vengono scritte preghiere e desideri con la speranza che le due stelle li possano realizzare.
Il Tanabata si celebra in varie città del Giappone e in questa occasione, strade e negozi vengono decorati appendendo delicate lanterne di carta e grandi festoni colorati a forma di palla con delle frange detti kusudama che servono a tenere lontani gli spiriti maligni. L’atmosfera festosa è garantita da bancarelle di street food e migliaia di persone vestite con yukata (kimono estivo in cotone) dai colori sgargianti che passeggiano e chiacchierano o vengono coinvolte nelle danze tradizionali. Tra i festival Tanabata più grandi ed importanti ci sono quello di Sendai (prefettura di Miyagi) che si svolge tra il 6 e l’8 agosto e quello di Hiratsuka (pref. Kanagawa) che si svolge tra il 4 e il 6 luglio.
La notte del 7 luglio, ricordatevi di alzare gli occhi al cielo e, guardando le stelle, esprimete un desiderio cosicché gli amanti celesti lo possano esaudire!